Secondi

Secondi di Carne

Civiero de salvasino


Ingredienti:
  • Una lepre 
  • Vino 
  • Lardo
  • Cipolle
  • Pepe
  • Origano
  • Mollica di pane abbrustolito 
  • Aceto
Preparazione

Per fare civiero di selvaggina prendi una lepre, levagli la pelle, taglia in pezzi la carne, lavala con del buon vino e soffriggila in lardo e cipolle; pesta bene nel mortaio a crudo i polmoni e il fegato della lepre. Filtra il vino utilizzato per lavare la carne e stemperaci i polmoni e il fegato. Filtra di nuovo e metti a cucinare con la carne aggiungendo del pepe. Se non riuscissi a procurarti il fegato, cerca l'erba che si chiama origano, prendila e tritala con mollica di pane abbrustolita e inzuppata in aceto, e stempera e filtra come è già detto e aggiungi alla cottura della carne. il "civiero" di selvaggina, o "civero", "civè" o "civet" per i francesi, era una carne in umido, simile al salmì ancora oggi in uso. Poteva essere un piatto a se stante oppure una salsa da aggiungere d‘altre carni, come la lingua di vitello allo spiedo che, cotta, "coprasi di civiero o d'altro sapore",come consiglia Scappi o meglio ancora
alla selvaggina, come riferisce Martino Rossi. Ricetta di sicuro successo è presente in quasi tutti i ricettari anche nella versione:"Civiero de lebore" la cui differenza consiste nella tripla cottura della seconda, dove la lepre viene prima lessata, poi arrostita e quindi smembrata e cotta in umido.

Polpette di Carne


Ingredienti:
  • 250 gr. di polpa di manzo, 
  • 250 gr. di carne magra di maiale 
  • 100 gr. di prosciutto. 
  • 50 gr. di pecorino (o metà pecorino e metà parmigiano)
  • 2 uova, 
  • 1/2 spicchio d'aglio tritato 
  • Mollica di pane 
  • sale, pepe

Preparazione

Mescola il pecorino con le uova, lo spicchio d'aglio tritato, la mollica di pane grossa quanto un pugno, bagnata nell'acqua e poi strizzata, sale, pepe e, se ti piace l'aroma, qualche fogliolina di maggiorana. Le polpette andrebbero prima fritte in abbondante olio bollente e in seguito ripassare in un tegame con salsa di pomodoro. Volendo puoi comunque cuocere le polpette direttamente nel pomodoro. questo piatto era presente in tutte le feste contadine.

Limonia

Ingredienti
  • Petti di pollo
  • Lardo
  • Cipolle 
  • Mandorle (eventualmente rossi d'uovo, sodi), 
  • Spezie
  • Succo di limone
Preparazione

Per fare limonia soffriggi il pollo in lardo e cipolle, trita le mandorle, che siano già pelate, e poi stempera con lardo di maiale, e poi mettile a cucinare assieme al pollo con spezie; e se non hai mandorle ispessisci il detto brodo con rossi d'uovo, e quando sarà ora di servire mettici succo di limoni o di limoni amari. 

Curiosità: tutti i trattati italiani medievali e rinascimentali presentano diverse ricette chiamate limonia, lumonia, lomonia o limonea, più o meno semplici oppure con l'aggiunta di molti altri ingredienti. Composizioni chiamate laymuwiya compaiono in testi arabi almeno dal XIII secolo e anch'esse possono essere molto semplici o complesse (con bietola, riso, yogurt, prezzemolo, melanzane, porro, carote, coriandolo, zenzero, menta), ma tutte in generale prevedono la carne di pollo, le mandorle e, naturalmente, il succo di limone. la salsa, dal gusto acido o agrodolce se dolcificata con miele o zucchero, veniva servita per accompagnare sia carne che pesce, come è attestato, tra tanti esempi possibili, dal pranzo tenutosi a Milano nel 1368 in occasione del matrimonio di Violante Visconti e Lionetto d'Anversa, duca di Clarence: al settimo servizio furono portati "caponi e carne in limonia, con pesce in limonia".

Pastello de capretto

Ingredienti
  • Carne di capretto
  • Lardo
  • Erbe odorose
  • Zafferano
  • Formaggio fresco
  • Uova
Preparazione

Prendi un capretto e riduci la carne in pezzi minuti, soffriggi a fuoco forte il lardo e poi metti la carne a soffriggere. Trita e pesta bene una buona quantità di erbe odorose, zafferano e formaggio fresco e stempera con delle uova a formare un composto morbido; stempera le carni con questo e metti il tutto in un tegame al fuoco per addensarlo un poco. Fai una pasta sottile nel testo unto di lardo, fodera inferiormente il testo con la pasta e riempi col composto di carne e uova al quale aggiungi pepe, copri poi il tutto con altra pasta e metti al fuoco che cucini sopra e sotto, ma controlla spesso, poi mettici del lardo e mangia. Curiosità: le torte ripiene sono state uno dei piatti di maggior successo fin dal medioevo, sempre presenti nei ricettari e sicuramente preparate e consumate in tutti gli strati sociali della popolazione.

Pollo finocchiato

Ingredienti
  • Cosce di pollo
  • 1 finocchio per ogni coscia
  • In cucchiaio raso di mandole per ogni coscia
  • Qualche foglia di prezzemolo
  • Burro olio evo
  • Zenzero in polvere
Preparazione
Tagliare i finocchi a quadretti di 3 cm circa tritare il prezzemolo. In un tegame capiente sciogliere metà burro e metà olio, Poi portarci a mezza cottura le cosce di pollo. Quindi aggiungere acqua e portare a completa cottura a fuoco lento, senza coprire. Se del caso aggiungere un po’ d acqua, salare a fine cottura. Togliere il pollo dal tegame, mettici i pezzi di finocchio, le mandorle e il prezzemolo. Far bollire finché si addensa,passare al passatutto fine. Aggiustare di sale. Rimettere pollo e passato in padella e scaldare bene. Se piace cospargere con zenzero in polvere senza esagerare, Servire caldo coprendo con la salsa

Fagiano alla moda di Tiziano

Ingredienti
  • Fagiano
  • Pancetta
  • Salvia
  • Olio d'oliva
  • Pepe e sale
Preparazione
Spiumate, fiammeggiate, lavate e asciugate un fagiano. Farcitelo con pezzetti di pancetta, foglie di salvia, pepe e sale. Con altre fettine di pancetta avvolgete il fagiano, che fermerete con dello spago in modo da mantenerla durante la cottura. Mettetelo in una teglia, cospargetelo di lardo (o olio d’oliva) e passatelo in forno medio per circa mezz’ora. Bagnate con un bicchiere di vino e proseguite per altri venti minuti. Sfasciate il fagiano dalla pancetta, e continuate la cattura in modo che prenda un bel colore uniforme. Una volta a puntino, tagliate il fagiano in quarti e servitelo con la salsa di cottura e la pancetta.

Cinghiale in dolce forte

Ingredienti
  • 800 gr di polpa di cinghiale
  • 300 ml di vino rosso
  • 1 cucchiaio di aceto bianco
  • 1 spicchio di aglio
  • 2 gambi di sedano
  • 2 carote
  • 2 cipolle
  • 1 stecca di cannella
  • un cucchiaio di pepe in grani3 foglie di alloro
  • 30gr di cioccolato
  • 20 gr di uvetta
  • 10 gr di canditi
  • 30gr di pinoli
  • 1 cucchiaio di farina
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

Preparazione
1) Per la preparazione del cinghiale in dolce forte inizia dal riunire in una casseruola una carota, una costola di sedano e una cipolla, il tutto lavato, pulito e tagliato a pezzetti; aggiungi l'aglio sbucciato, l'alloro, l'aceto, 2 dl di vino rosso, la cannella, un cucchiaino di pepe in grani e porta a ebollizione; fai sobbollire per 10 minuti, spegni e lascia raffreddare.
2) Trasferisci i bocconcini di cinghiale in una grossa ciotola, versa sopra la marinata e lascia in infusione per circa 24 ore. Monda e trita grossolanamente la cipolla, il sedano e la carota rimasti e fai soffriggere le verdure in una casseruola con 5-6 cucchiai di olio, a fiamma dolce per circa 5 minuti, mescola con un cucchiaio di legno.
3) Aggiungi i bocconcini sgocciolati dalla marinata e rosolateli; bagna con il vino rima-sto, lascialo evaporare, aggiungi il sale e 2 mestoli di acqua bollente; fai proseguire la cottura a fiamma bassissima per circa 2 ore, unisci altra acqua calda se necessario e mescola di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
3) Una volta pronti, togli i bocconcini di carne con un mestolo forato e mettili da parte. Filtra il fondo di cottura, rimettilo in casseruola e incorpora un cucchiaio raso di fari-na, quindi prosegui la cottura a fiamma bassa per 5-6 minuti. Spegni, unisci alla salsa il cioccolato tritato, l'uvetta, il cedro e i pinoli, mescola bene e rimetti in casseruola i bocconcini di carne. Lascia raffreddare il tutto e poi servilo in tavola.

Secondi di Pesce

Trote in carpione

Ingredienti
  • 6 trote di media grandezza 
  • olio d’oliva di buona qualità 
  • Per la marinata 100 g di sale marino integrale 30 cl di acqua 30 cl di aceto di buona qualità
Preparazione
Svuota e lava le trote e pratica dei piccoli tagli > sull’intera superficie del pesce con la punta di un coltello ben affilato. A questo punto prepara la salamoia con il sale, l’acqua e l’aceto e lasciaci a marinare le trote per circa 3 ore. Passato questo lasso di tempo, tirale fuori e mettile sotto un peso leggero (circa 1 kg) per almeno due ore. Versa un po’ di olio d’oliva in una padella piuttosto grande e fallo scaldare bene. Dora le trote nell’olio caldo, poi abbassa la fiamma e lascia cuocere bene per 7-8 minuti. Rigira e procedi allo stesso modo facendo attenzione che si cuociano bene all’interno senza che si brucino all’esterno. Servir ben calde. questa preparazione era destinata, in origine, al carpione, un pesce d’acqua dolce simile al salmone che oggi possiamo trovare ad esempio nel Lago di Garda. Dal tempo di Maestro Martino (autore del Libro de arte coquinaria) questa preparazione era così adatta al carpione che era nato il verbo “carpionare”, per indicare questo modo di cucinare il pesce. In questa ricetta prima si lascia marinare il pesce e poi lo si frigge, a differenza di altre preparazioni come la “scapece” in cui prima si frigge e poi si marina.

Storione

Ingredienti
  • Uno storione intero
  • Vino bianco
  • Aceto
Preparazione
Conserva lo storione finché sia un po' passato, tenero, frollo e non sodo. Se vuoi che sia cucinato a puntino prendi del buon vino bianco, o aceto, mescolato con una uguale quantità d'acqua e con sufficiente sale e lo farai les-sare bene tenendolo a bollire lo stesso tempo che utilizzi per la carne di vitello o di manzo, a seconda del suo peso e tagliandolo in pezzi grandi e grossi, a tuo giudizio; ma chi, per maggiore magnificenza, lo vuole cucinare intero, si procuri pentole tanto grandi da poterlo contenere tutto, come fa il mio Signore, perchè qualsiasi pesce è migliore cucinato intero, piuttosto che a pezzi o in altri modi.
Curiosità: tra i cuochi rinascimentali tuttavia le opinioni sulla lessatura dello storione erano diverse. Contrariamente a Martino infatti, il cuoco di papa Pio V, Bartolomeo Scappi, sosteneva nella sua Opera pubblicata nel 1570 "esser migliore lo storione alessato con acqua semplice e sale, che con vino e perciò si ha da pigliare taglia-to in pezzi". Ad ogni modo lo storione era apprezzatissimo e ancora ben presente nei fiumi italiani, specialmente nel Po. Veniva servito in svariati modi e anche conservato; con la sua carne salata ed es-siccata. si preparava lo schienale, con la carne della pancia la morona e con le uova, naturalmente, il caviale.

Contorni

Fagiolini verdi in padella

Ingredienti
  • 1 kg di fagiolini verdi
  • 50 gr di burro oppure 4-5 cucchiai d’olio di oliva
  • 3 cucchiai di aceto di vino
  • Sale, pepe
Preparazione
Cuocere i fagiolini in abbondante acqua salata. Quando sono teneri ma ancora ben sodi scolarli. Sciogliere il burro in una padella aggiungere I fagiolini e rosolarli senza romperli. Al momento di servirli, aggiungere l’aceto pepare abbondantemente e, se necessario aggiungere il condimento

Misto di insalate ripassate

Ingredienti
  • Cicoria lattuga borragine e indivia
  • 50 gr di burro oppure 4-5 cucchiai d’olio di oliva
  • 3 cucchiai di aceto di vino
  • Sale, pepe


Preparazione
Lavale a foglie intere. Cuocile e scolale 1,2,3 volte non importa. Spremile in due taglieri e tritale bene o batti e aggiungi Sale olio aceto e sapa,se vuoi, e pepe e garofani. Soffriggi e servi in tavola con pepe

Asparagi al Sugo

Ingredienti
  • 1 kg di punte bianche di asparagi
  • 2 fette di prosciutto crudo
  • 50 cl di brodo di gallina o di manzo sgrassato non salato
  • 3 cucchiai di erbe odorifere tritate
  • ( prezzemolo menta cipolletta eccetera)
  • 1/4 cucchiaino di pepe macinato
  • 1/4 cucchiaino di cannella in polvere
  • 3 bei pizzichi di zafferano in stigmi
  • 2 cucchiai di uva spina o secondo la stagione
  • 3 cucchiai di agresto oppure
  • 3 cucchiai di aceto di mele.
Preparazione
Mondare gli asparagi con cura tenendo solo la parte più tenera. Filtrare il brodo e portarlo ad ebollizione.
Nel frattempo tagliare il prosciutto a listarelle piuttosto sottili. Quando il brodo bolle, accingere gli asparagi e il prosciutto Salare con moderazione ( a causa del prosciutto)
e cuocere dolcemente coperto. Quando gli asparagi cominciano a diventare teneri, scoprire e aggiungere le spezie, le erbe el’agresto. Fa sobbollire solo pochi istanti( giusto il tempo che l’uva spina si apra e lo zafferano sprigioni tutto il suo aroma ) Per evitare che le erbe perdono il loro bel colore verde. Servire in una scodella con sugo di cottura.

Spinaci all'uvetta

Ingredienti
  • 1,5 kg di spinaci
  • 2 cipolline fresche o una piccola cipolla
  • 20 gr di uvetta
  • 5 cucchiai di olio di oliva
  • 2 cucchiai di succo di arancia amara
  • (o di succo di arancia dolce e di limone in parti uguali)
  • Un cucchiaio di mosto (o succo di uva nera concentrato)
  • Sale, pepe
Preparazione
Lavare l’uvetta e, se si vuole, metterla a bagno in un po’ D’acqua tiepida fino al momento di servirsene. Mondare e pulire gli spinaci ( se sono teneri e non troppo grossi Si può lasciare parte dei gambi). Cuocere per qualche minuto in acqua bollente salata. Soprattutto, è necessario che non cuociano troppo e conservino un bel colore verde. Scolare,strizzare e tenere in servo finché non siano freddi. Strizzali ancora prendendoli a manciate da cuocersi Subito o da tenere in serbo per un’altra volta (ad esempio Fino all’indomani ma non molto oltre). Tritate un cipolla e farla rosolare a fuoco basso in olio di oliva finché non risulti trasparente. A questo punto aggiungere gli spinaci e farli impregnare d’olio e cipolla mescolando il tutto per qualche istante. Aggiungete l’uvetta e continuate a rosolare finché Gli spinaci non siano molto lucidi e caldi, non di più Al momento di servire aggiungete il succo di arancia amara e il mosto. Quindi salare e pepare a seconda dei gusti. Servire subito in un piatto preriscaldato.