I Rioni e le Contrade

I protagonisti dei giochi del Palio dell'Assunta sono i Rioni e le Contrade, antiche "fazioni" in cui gli abitanti si distinguevano, che nel loro nome portano i simboli più importanti della Città di Paliano. Oggi ognuna di loro si sfida nelle varie prove e competizioni del Palio, per aggiudicarsi l'ambito stendardo, il Palio appunto, e la gloria di essere il vincitore su tutti del Palio dell'Assunta! Ovviamente solo fino all'anno successivo... 

 

I Rioni

Rione Sant'Anna

Il Rione si sviluppa attorno alla Chiesa parrocchiale di S. Anna, l'antica sede della Confraternita del Gonfalone, che conserva nell'altare maggiore una preziosa tela raffigurante S. Anna, Maria bambina e S. Gioacchino.

Rione Sant'Andrea

Nel Cinquecento era conosciuto come il Rione Lo Piano, oggi raggruppa in se rioni più antichi: Rione Piazza, Macello, Valle Pigna, Forte e Portella. Nasce attorno la Collegiata di S.Andrea, che porta il nome del Santo Patrono di Paliano.

Rione Colle

Il Rione Colle è uno dei più antichi di Paliano, così chiamato perché si sviluppa attorno ad un'altura della città.

Le Contrade

Mole

Situata a est del centro urbano, ai confini con i territori di Serrone, Piglio e Anagni, Mole è una popolosa contrada che deve il suo sviluppo agricolo ai numerosi contadini pigliesi che quì si stabilirono a cavallo della Grande Guerra. Zona di produzione di ortaggi, frutta e verdure, trae il suo nome dagli antichi mulini (o mole) ad acqua, sparsi lungo i torrenti delle Mole e della Civitella..

Santa Maria di Pugliano

Si trova a circa cinque chilometri dal centro urbano. E' il luogo del Convento dei Padri Passionisti, della Macchia il Castello, una vasta e interessante area boschiva, di produzioni eccellenti di vino, olio rosciola e latte d'asina ed è li che si alleva il maiale nero. Originariamente popolata da tagliaboschi, mulattieri e carbonai (capannari) provenienti dai paesi montuosi dintorno, trae il nome dall'antichissima immagine della Madonna, detta La Puglianella, venerata nella Chiesa annessa al Convento.

San Procolo/Cimate

cinque chilometri dal centro urbano, la contrada era popolata in origine da immigrati utilizzati come braccianti, coloni o mezzadri nei grandi latifondi di Zancati, Amasona e Colle Gianturco. Il toponimo San Procolo deriva dal Fundus Proculis, una proprietà terriera già nota nel VIII sec. d.C.; il nome Cimate deriva, più semplicemente, dal dialetto e significa cresta di un colle.

Poggio Romano

due chilometri dal centro abitato, in direzione sud-ovest, è una contrada piuttosto popolata, che si è venuta formando in tempi relativamente recenti è rilevante dal punto di vista archeologico in quanto vi sono stati rinvenuti numerosi reperti di origine romana collegati con il vicino sito detto Mura San Paolo (resti di un terrazzamento di una villa rustica di età imperiale). Si produce ottimo vino.

Terrignano

lungo la Via Palianese Nord, distante circa tre chilomentri dal centro abitato, deve il suo sviluppo ad alcune famiglie di contadini provenienti dal vicino Serrone, che si stabilirono, col tempo, tra gli antichi appezzamenti di Terigliano e Colle Sor Benedetto, detto anche Ara del Marmo, forse un luogo di commercio della pietra in epoca romana e alto-medievale.

Cappuccini

è la più vicina al centro abitato e si è sviluppata, verso ovest, in tempi relativamente recenti, intorno al Convento dei
Padri Cappuccini.